Sulcis Iglesiente: il Wild West della Sardegna
Quando si parla di Wild West, Occidente Selvaggio, non può che venire in mente il Sulcis Iglesiente. Selvaggio nel senso più nobile del termine, ovvero incontaminato, non domato dalle classiche leggi del turismo balneare tipico della Sardegna.
Il Sulcis Iglesiente è il luogo dove ancora si possono trovare delle spettacolari spiagge poco frequentate, dove andare al mare non significa immergersi in un “carnaio umano”, dove la bellezza del paesaggio non ha il contraltare di spostamenti estenuanti sotto al sole estivo.
Va detto che la poca notorietà di questa zona della Sardegna non è dovuta a una carenza di bellezza o inadeguatezza, ma alla mancata promozione in senso turistico rispetto alle altre aree dell’isola.
Fino a vent’anni fa ancora il Sulcis Iglesiente era deputato a zona mineraria, con un’economia focalizzata principalmente sull’industria estrattiva, senza che si curasse a dovere la dimensione turistica di questa splendida terra.
Questo ha avuto un duplice effetto: preservare la zona da quella speculazione e sfruttamento edilizi che hanno interessato altre aree dell’isola e dell’Italia, ma di contro escludere il Sulcis Iglesiente dagli itinerari classici del turismo di massa.
Il Sud Ovest della Sardegna è diventato quindi un luogo per intenditori, un’èlite ben diversa da quella che frequenta le spiagge smeraldine. Qui i lussi esclusivi sono la natura selvaggia, la conquista di spazi deserti, la scoperta di itinerari di passaggio nuovi, la passione per i boschi e la roccia, il mare cristallino e ancora poco affollato.
Il West della Sardegna ci piace accostarlo al Far West americano come un luogo di conquista, non più delle sue risorse geologiche, ma della sua bellezza indomita, dei suoi scenari fantastici e della luce dorata e rubina che si proietta sulla roccia ad ogni tramonto.